Gnifetti (Punta) e Capanna Regina Margherita Cresta Signal

Gnifetti (Punta) e Capanna Regina Margherita Cresta Signal
La gita
enzo51
5 11/08/2018
Accesso stradale
fino al park di Wald a monte di Alagna tutto ok poi navetta fino alle acque bianche

Condizioni molto secche in generale. Ottimo rigelo che ha permesso una progressione veloce, con ramponi tenuti montati poi per tutto il resto della salita. Alternanza di lunghi tratti su sfasciumi, e qualche passo delicato nella prima parte.Decisamente complessa, difficile, e non facilmente individuabile la linea piu’ corretta da seguire nella seconda parte, quando la cresta cede il posto ad un immensa impressionante muraglia solo apparentemente di tutta roccia. Nei traversi in piu’ casi per riprendere la cresta, come essere su delle nord con pendenze significative e ghiaccio affiorante ormai ovunque. A noi e’ capitato di sbagliare in un punto sotto il gran Gendarme (ci siamo tenuti troppo a sx alla base di camini verticali) con l’unica possibilita’ di rimediare spostandoci a dx, su una crestina che ci ha rimessi in linea con la corretta relazione di salita (riferito allo schizzo presente in bivacco e molto ben dettagliato). Fatti piu’ tiri nella parte finale, dove si incontrano ancora diversi passi di IV (e forse anche qualcosa di piu’) e dove anche la fatica ormai si fa sentire. Comunque se ci si attiene a rimanere quanto piu’ possibile sul filo, cercando di non perdere i continui graffi sulla roccia, per il fatto che la cresta quantunque non sempre netta e evidente (riferito questo sempre alla parte alta), e’ difficile che si sbagli. Giornata spaziale per salite di questo calibro possibili solo con meteo come oggi.

Un vione da tempo nel mirino (a mio giudizio piu’ impegnativa della kuffner), ma sempre rimandata a causa del gran impegno che un ascensione di questo tipo richiede a tutti i livelli. Il fatto di essere facilitata dalla presenza di due rifugi, non deve trarre in inganno. Questa super classica del Rosa e’ un percorso che richiede un gran senso della montagna, per non smarrire l’itinerario, e un eccellente forma fisica, in quanto si arrampica a piu’ di 4000 metri con i ramponi ai piedi in ambiente severo, nel cuore piu’ himalayano della montagna in assoluto. Da vecchietti quali ormai siamo io e il socio Patrizio, abbiamo voluto ancora una volta metterci alla prova. E nonostante i 2000 e piu’ metri del primo giorno, zaini stracarichi come degli asini, compreso quello anche messo in pancia assieme a un ottima polenta al rifugio Barba Ferrero (tappa d’obbligo in questa lunga faticosa e scoraggiante marcia d’approccio. il non aver mangiato che schifezze, ne chiuso occhio manco per un istante, siamo riusciti (come non definirla imprersa..)a sbucare su alla Margherita in 8 ore tonde tonde dal Resegotti. Capanna dentro la quale abbiamo condiviso spazi cibo e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, con altre due cordate oltre la nostra. Una formata da una guida con cliente donna, l’altra da due baldi giovani lecchesi, partiti a razzo nel cuore della notte e gia’ alti ormai, almeno a giudicare dalla posizione data dalle loro frontaline accese, quando noi invece ancora sul punto di intraprendere la salita comunque sia 4 di mattino. In tempo comunque facendo tutto con relativa calma per prendere l’ultima corsa 5.15pm giu’ ad Algna.

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