Giusalet o Ciusalet (Monte) e Cima di Bard da Bar Cenisio, anello per il Rifugio Avanzà e la Capanna Vacca

Giusalet o Ciusalet (Monte) e Cima di Bard da Bar Cenisio, anello per il Rifugio Avanzà e la Capanna Vacca
La gita
b-bepun
5 28/08/2011
Accesso stradale
parcheggiato al lago Arpone

Pensavamo di salire al Rocciamelone sabato per dormire in quota e vedere l’alba il giorno dopo, ma per fortuna, abbiamo telefonato al Rif. Ca d’Asti per informazioni e ci dicevano che per la sera ci sarebbero state 80 persone da loro e 5 o 6 avevano gia’ detto che sarebbero saliti per dormire in punta, quindi cambiamo programma….
Decidiamo per il Giusalet con pernotto alla Capanna Vacca (per fare qualche cosa di diverso). Saliamo dal Lago Arpon dove lasciamo l’auto verso le h. 12,00, passiamo a valle della piccola diga, e poi sentiero ben segnalato fino alla Capanna Vacca. La giornata e’ bella ma c’e vento forte e freddo, alle 14,15 siamo all’accogliente rifugio dove passeremo una bella serata, con ottima cenetta e dormiremo al calduccio nei nostri sacchi a pelo. Alla sera il vento e’ calato e il panorama sul fondo valle e’ spaziale come il tramonto sul Rocciamelone e sul gruppo Orsiera, branchi di stambecchi poltriscono tranquilli a pochi metri dal rifugio, la temperatura, fuori, e’ bassa, di notte gelera’ i rigagnoli e i laghetti che incontreremo il giorno dopo verso la cima, in cielo appare una miriade di stelle,siamo soli a goderci questo spettacolo in una magica solitudine.
Il giorno dopo, colazione, pulizia e sistemazione del rifugio, e alle 08,00 con Cri e gli instancabili Aria & Wakan, partiamo per la nostra escursione. La giornata e’ splendida con temperatura fresca ma gradevole.
Da dietro il rifugio parte il ripido sentiero che diventa poi pietraia fatta di enormi massi ma comunque sempre ben segnato da tacche rosse e bianche e numerosi omini, fino alla Cima Bard e da qui verso sinistra per lunga cresta sino alla punta Giusalet. Il panorama e splendido gia’ durante la salita per cresta, ad ogni passo appaiono nuove cime e vallate, dalla punta poi si e’ appagati di una visuale a 360°.
Discesa per la stessa via, con recupero del materiale notturno lasciato al rifugio e poi giu’ sino alla vettura.
Bellissimo week-end in spazi solitari e pittoreschi, un saluto alla coppia di Francesi, rimasti al rifugio per un’ oretta, con i quali abbiamo condiviso un the prima della loro discesa, uniche due persone incontrate il sabato, il giorno dopo in punta solo io, Cri e i due cagnetti. Un complimento al CAI di Susa per la manutenzione e la cura del Rifugio.

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