Giraudo Ettore e Margherita (Bivacco) da Ceresole Reale

Giraudo Ettore e Margherita (Bivacco) da Ceresole Reale
La gita
gieffe
08/10/2017

Mancavo dall’alto Vallone del Roc da oltre vent’anni e non ricordavo più quanto fosse … bello. Luce, spazio, colori. I contrasti, ancor più vividi dal sopraggiunto cambio di stagione, si sono svelati una volta girato l’angolo del Col Sià: le aggettanti pareti del Broglio, della Monciair e del Ciarforon, una “quinta” argentata che si erge sui pascoli dorati del Broglietto, fino alle sommitali cornici del Granpa, della Moncorvè e della Ceresole, aeree e cangianti nel blu; la defilata cuspide del Gran San Pietro e le acuminate guglie della Tribolazione, mute sentinelle a guardia di Noaschetta e del Piantonetto; il sottile ricamo dei sentieri, il più esangui, a vivificare alpi oramai deserte; il balenio di un camoscio, a rotta di collo verso un nuovo stallo; il bozzolo caldo e rassicurante del Giraudo, ultimo avamposto prima dell’avventura; il silenzio, immenso, rotto sommessamente, quasi con pudore, dal lontano scampanellio di armenti e dal gorgogliare di esigue sorgenti, assetate da una estate mai finita …
In una splendente giornata di inizio autunno, per Giorgio e con Giorgio che ci ha salutato e ora, sulle note di Glenn Miller, “corre libero fra le montagne eterne”.

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