Salita fino alle Sources de l’Arc, poi taglio a SE per portarsi sulla morena sovrastante il Lac des Sources Inferieur; discesa di oltre 100 mt fino al lago e ramponi calzati in corrispondenza dell’immissario del lago (evitando ponti di neve sul torrente). Una volta messo piede sui nevai si risale (25°) fino ad un secondo laghetto che si sta formando all’inizio del corpo principale del ghiacciaio. Salendo l’abbiamo aggirato a SX-N, facendo attenzione al ponte di neve per superarlo, con breve tratto su ghiaione.
Rientrati sul ghiacciaio questo ri presenta quasi pianeggiante, ben innevato e senza crepacci.
Risalito fino a 200mt lineari dal Col Girard, per poi volgere a SX-N e risalire il nevaio in direzione della vetta per 100-150mt di dislivello. Questo nevaio si riesce ancora ad attaccare direttamente sul primo accesso tra le rocce montonate, che è anche il tratto più ripido (35°), poi la pendenza si assesta sui 30° per aumentare leggermente verso luscita, in corrispondenza del grosso ometto ri pietra squadrato che è presente i cresta (probabile punto di riferimento per l’arrivo in cresta dal versante italiano).
Da lì fino alla cima su pietraia, con 5 metri di roccette elementari sulla cresta per raggiungere la croce di vetta.
In discesa siamo passati su cresta, su agevoli pietraie, fino al Col Girard. Attraversato il ghiacciaio volgendo a SX-S per raggiungere una sella nevosa in direzione della fine del Lac des Sources Inferieur (tenersi a debita distanza dai pendii della Punta Ciavarino, soggetti a scariche di pietre). Una volta giunti alla sella nevosa vi sono ampie lingue di neve tra rocce montonate, che permettono di arrivare, attraverso dolci pendii, fino al fondo del lago, dove vi è un agevole guado segnalato da ometti di pietra.
Da quì, seguendo dei grandi ometti di pietra in direzione NO (e risalendo 30-50 mt) si raggiunge la morena di centro vallone sulla quale vi è il sentiero normale di salita. In basso si ricongiunge al sentiero fatto in salita, quello delle Sources de l’Arc, in prossimità di un ponticello di metallo.
Così facendo abbiamo fatto un bel giro ad anello, pur restando su un itinerario di tipo vallivo.
Con Max, giornata caldissima e rientro molto veloce con paura del temporale, che ci ha fatto il bagno… ma ha cambiato fortunatamente direzione all’ultimo…