- Accesso stradale
- C'è un parcheggio appena svoltato sulla stradina per borgata Serre.
Abbiamo effettuato un anello salendo dal colle della Montagnetta per poi scendere dal colle di Servagno.
Fino alla Montagnetta il sentiero è ottimo, anche se a tratti invaso dall’erba alta. Arrivati al colle, abbiamo risalito i dossi erbosi sulla sinistra: non c’è sentiero e la salita risulta libera, mai difficile, se non per la ripidezza di alcuni tratti. Meglio cercare di tenersi sul filo di cresta e sfruttare alcune tracce di animali. Si arriva in cima dopo un fuori sentiero di circa 500 metri di dislivello. Tutto il percorso è ormai libero da neve.
Protetto dalle pietre del cippo di vetta c’è un contenitore con l’immancabile quaderno dei visitatori.
In discesa abbiamo provato l’anello per il colle di Servagno, che risulta essere impegnativo per il terreno ripidissimo e poco stabile. Occorre procedere con molta cautela e preferire le zone rocciose, più stabili. Dal colle in giù, un suggestivo sentiero solca il fianco della montagna: a tratti è molto rovinato e quasi sparisce sotto il fine detrito, rendendolo insidioso anche perché esposto sui salti sottostanti. Occorre procedere con molta prudenza.
Dalla cima il panorama è molto ampio sull’altipiano della Gardetta e sulle vette della valle Stura. Ottima vista sul onnipresente Monviso e su Rocca la Meja. Percorso poco frequentato (abbiamo visto solo un pastore con il suo gregge alla Montagnetta). Più in alto alcuni incontri ravvicinati con agilissimi camosci. Volendo evitare la parte più impegnativa, si può ridiscendere per la via di salita.