Escursione alpinistica molto divertente e remunerativa che, a differenza di quanto si può leggere in svariate recensioni nel web, richiede sempre concentrazione e attenzione. Salita mai proibitiva e senza un percorso obbligato, ma che necessita di essere sempre “sul pezzo”; consiglio di legarsi (non solo nella placca) procedendo in conserva e proteggendo alcuni passaggi, specie quelli verticali che si incontrano tenendo il filo di cresta. Sul finale placca molto esposta di 4° in cui bisogna cercare con “pazienza” appoggi per i piedi e fare attenzione alla roccia un po’ liscia e unta. Se si vogliono abbassare le difficoltà arrampicatorie è possibile stare sulla sx in tutta la cresta, ma in questo caso bisogna fare parecchia attenzione a blocchi instabili e sassi che si possono muovere durante la salita: io consiglio vivamente il filo di cresta, con roccia più che buona e maggiore divertimento. In discesa dalla Giordani prestare massima attenzione al ghiacciaio di indren dove i crepacci abbondano e i ponti non sempre fanno il loro mestiere…
In cordata con Roberto e Ivan, ottima compagnia e perfetta sincronia nella salita a 3, nella quale abbiam cambiato spesso assetto per poter tirare da primi un po’ a turno e avere più soddisfazione…. Ottima intesa anche nel mio personale tète-a-tète con un ponte che ha mollato sotto i ramponi: con la corda tesa nessun problema, birra e tagliere offerto (come impone il galateo montanaro) a valle.