- Accesso stradale
- dopo la galleria di Monginevro, svoltare a sinistra alla prima rotonda (direzione Chalmettes)
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Quota neve m
- 1900
Ottomilaseicentottantuno piedi. Seconda gita da emigranti: questa volta in territorio francese, dopo il terreno elvetico calpestato sabato scorso. Meno sei gradi alla partenza, assenza totale di vento, blu cobalto sulle nostre teste e dai 5 (in basso) ai 50 (in alto) cm di neve fresca e polverosa. Anzichè percorrere la valle dei Mandarini descritta nell’itinerario, scegliamo di partire dai 1850 m di Les Chalmettes (frazione all’estremità occidentale di Monginevro). Seguiamo le piste e l’impianto Chalmettes, curiosamente formato da seggiovie a sei posti alternate a cabine chiuse (una seggiocabinovia!): giunti poco prima del suo termine, ci teniamo a sinistra e, in piano, raggiungiamo la partenza della seggiovia “le Rocher de l’Aigle” che arriva fino al Colletto Verde; occorre, a questo punto, lasciare a sinistra gli impianti e seguire la pista di discesa sulla destra, che dolcemente ci condurrà al passo (foto). Per la nostra meta è necessario risalire il ripido (foto) canale Ovest (oggi non necessari i ramponi) e poi con un paio di traversi che richiedono attenzione si giunge alla croce: panorama indescrivibile per estensione.
Discesa per il versante Sud.Ovest e poi un lungo traverso (foto) ci ricollega a 2500 m al percorso dell’andata: lo lasciamo presto e con breve risalita perveniamo all’arrivo dello skilift “Crete”, che con ripida discesa (pista nera), su neve che tiene magnificamente, ci conduce nel vallone del Rio Durance e all’auto.
Molti ski-alp e pochi rak-alp, molti Italiani e pochi Francesi, alcune timide marmotte incerte sul da farsi…
Poco più di 10 km e 900 metri di dsl percorsi in quattro ore e mezzo, difficoltà MR+ concentrate nella risalita del canale Ovest e nei traversi verso la croce di vetta.
Con la inevitabile compagnia di Gian Mario e Antonio.