Eccezionale!!!! Mi sento di consigliarla anche a chi ha un livello superiore ai gradi della via, per la bellezza dell’arrampicata e per la chiodatura non proprio “rabbit proof” che richiede sempre buona concentrazione.
Sicuramente i primi due tiri sono i più duri e continui con obbligatorio “obbligato”. Terzo tiro: andare decisamente a sx a prendere un diedro di roccia non proprio solidissima. Passata la prima fessura si vedono gli spit. Sosta a sx. Quarto tiro: quì ci siamo un pò persi. Secondo me conviene spostarsi leggermente a sx poi salire dritti puntando ad un grosso tetto (alla base due chiodi di sosta eventuale). Passarlo alla sua sx e reperire una sosta a spit. Abbiamo visto (tardi) anche una linea di spit ancora più a sx che probabilmente sono quelli della via. Da qui non ci si sbaglia più. Due tiri uno più bello dell’altro con qualche runout non banale e che richiede ancora buone energie ed infine l’ultimo tiro non difficile ma su roccia in taluni punti di dubbia qualità e con protezioni molto distanziate.
Discesa a piedi consigliata: dall’uscita contornare la parete su vaghe tracce (stare sempre nei pressi del bordo) fino a degli ometti, piegare a sx e quindi, sempre per tracce e qualche passo di arrampicata reperire un sentiero (da seguire verso dx) che in breve riporta al paese.
A ns. avviso un a serie di friends indispensabile + qualche cordone per le numerose clessidre.
Complessivamente un bel bastone.
Terzo giorno col Vlad…. GazGaz. Pedalare e non pensare.