Giavino (Monte) e Punta della Mionda da Fondo

Giavino (Monte) e Punta della Mionda da Fondo
La gita
emanuele_80
4 05/07/2014

Meravigliosa e selvaggia Valchiusella. Così posso definire, per le condizioni trovate, la gita al Giavino, lunga e di grande soddisfazione. Partire presto paga sempre o quasi e difatti non una nuvola in cielo alle 5. Piedi a mollo per metà salita a causa delle piogge del giorno prima, il sentiero è piuttosto infrascato con erba alta per cui gambe fradicie dalle ginocchia in giù. Guadi divertenti con Zeus chiamato a fare gli straordinari (utili le ghette). L’arrivo a Pian del Rio, tra rigogliose fioriture di rododendri, coincide col sopraggiungere delle nuvole dal basso; la visibilità discontinua mi permette tuttavia di individuare il colle, anche se dopo i laghi perdo di vista il sentiero e procedo “a naso”, ravanando qua e là nella nebbia cercando di mantenere la giusta direzione. In prossimità del colle sbuco fuori dalle nuvole ed il percorso è ormai evidente, c’è ancora qualche nevaio ma facilmente attraversabile. In vetta panorama eccezionale, con le cime più alte ben visibili sopra il mare bianco della pianura ed un vento gelido che mi consiglia di scendere rapidamente. Sotto il colle rientro nella nebbia e procedo lentamente, ragionando bene e valutando con precisione i passi fatti. Personalmente non ho visto manco l’ombra di un segno bianco e rosso dai laghi al colle, sia a salire che a scendere. Approfittando comunque di qualche provvidenziale schiarita, riesco ad arrivare al lago più grande, riallacciandomi così al sentiero n.8, ben segnalato fino a Fondo. Visti una lepre velocissima ed un camoscio. Nessun umano sul percorso, solo alcuni pastori poco sotto l’Alpe Las.

Con Zeus, determinato come non mai: grande team ormai il nostro!

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