Seguito il percorso descritto nella relazione, nonostante qualche variazione dovuta alle tracce non sempre facili da identificare. Nella parte bassa del vallone il sentiero è in parte invaso da arbusti e alberi caduti. Attenzione a non perdervi la deviazione sulla destra (in corrispondenza di gradini) prima dell’alpe Bataille.
Dopo l’ultimo alpeggio, in cui termina la cremagliera, c’è un tratto di sentiero che procede verso destra e poi scompare nel nulla. Suggerisco di salire direttamete in cresta cercando i passaggi migliori nel pendio erboso. A questo punto il sentiero riappare e porta alla cima attraversando ampie zone innevate, ma percorribili senza problemi.
Rientro diretto senza passare dalla zona dei laghi che, esposta a nord, è ancora abbondantemente innevata
Bel panorama dalla cima su una zona poco nota e ancora selvaggia. Incontrati molti animali (volpi e camosci).
Grazie a Simone per la scelta della gita che si è rivelata di grande soddisfazione.