Giasson (Becca di) da Usellieres per il Rifugio Bezzi

Giasson (Becca di) da Usellieres per il Rifugio Bezzi
La gita
brunello-56
5 26/06/2015
Accesso stradale
In autobus a Valgrisenche, poi a piedi a Uselliers (sponda destra lago)

Gran bella gita in un gran bell’ambiente, peccato non essere arrivato in vetta ma solo nei pressi del sottostante colle ancora abbondantemente innevato.
Percorso in variante all’itinerario qui riportato. Sono partito da Uselliers (raggiunto a piedi da Valgrisenche sulla sponda destra del lago), salito per prati all’alpeggio di Arolla per imboccare, allo stacco dalla poderale, il sentiero che attraversa il bosco tra i larici monumentali e raggiunge l’alpe di Mont Fortchat. Da qui (indicazioni per sentiero n. 10) sono salito sull’Alta Via Glaciale n. 11 che proviene dall’Epee e ho proseguito, in paesaggio selvaggio, fino a scollinare sulla cresta della Becca Refreita. Proseguito sempre in direzione Bezzi (ad un tratto franato passato un torrente occorre fare una deviazione per attraversare il canalone) fino al torrente di Giasson, dove si abbandona il sentiero piegando decisamente a sinistra e, senza percorso fisso, si punta verso la cresta Gd Rousse-Punta Bassac Nord. Poi si ritrovano gli ometti che accompagnano al colle.
Ritorno scendendo al Lago di San Martino, poi al Rifugio Bezzi ed infine a Uselliers per sterrata.
Lungo percorso di aggiramento del colle e della Becca, un po’ di saliscendi, nevai residui (pochi), gambe un po’ arrugginite: risultato che non si è toccata la vetta.
Giornata eccezionale, fortunatamente fresca in quota, le cinque stelle per l’ambiente ci stanno tutte.
PS. Tra le intenzioni bellicose (poi drasticamente ridimensionate) c’era la salita alla Becca dal versante Lago di San Martino per poi scollinare e ridiscendere nel Vallone di Mont Fortchat per cresta e lungo i pendii detritici. Probabilmente fattibile, oggi percorso non visibile con l’attuale innevamento.

Ancora un grazie infinito alla moglie per il recupero a Uselliers (anche oggi fondamentale …) e per la cena.
E grazie a Frank per la compagnia

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