- Accesso stradale
- Divieto d'accesso ma vanno tutti
- Osservazioni
- Visto cadere valanghe a lastroni
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Devo farmi spiegare da brusa dove è passato per portare gli sci solo 5-10 minuti, noi siamo andati su per la strada e li abbiamo portati molto di più, poi arrivati al bivio prima dell’alpe Forciaz abbiamo visto 3 che salivano per il prato con gli sci a spalla verso lo Chalet de l’Epée e abbiamo ripiegato per la Giasson (volevamo fare la Rabuigne, ma nessuno l’ha scritta e magari non era neanche fattibile).
A parte la delusione di chi voleva fare un’altra gita la Giasson oggi era in ottime condizioni: in alto c’è una spanna di fresca, a parte un giro d’elicottero c’era solo una decina di scialpinisti quindi ce la siamo tritata alla grande.
C’è stato un distacco provocato da uno sulla Balmaverin che è arrivato vicino a quelli che stavano salendo in quel momento, ma non è successo niente.
Peccato per il cielo coperto, la visibilità non era al massimo, ma in neve fresca si scendeva proprio bene. Nel bosco neve trasformata ci ha permesso di fare slalom da qualsiasi parte, e l’ultima striscia di neve arriva ancora al parcheggio con pochi metri di interruzione.
Saluti ai due di Novara, ai due ciaspolari e agli altri 3 trovati in cima.