Giassiez (Monte) o Giassez dalla Val Thuras

Giassiez (Monte) o Giassez dalla Val Thuras
La gita
gondolin
0 06/02/2021
Accesso stradale
In auto sino a Thures
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Bagnata
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1200
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partenza con relativa calma da Thures già avvolta dalla nebbia. Raggiungiamo Rhuilles e iniziamo a salire nella nebbia sempre più fitta su neve molle, bagnata e cedevole per l’umidità e la totale assenza di rigelo. Quando siamo intorno a quota 1.850 comincia anche a nevicare, nonostante la nebbia e l’umidità persistenti. Dopo aver attraversato il ponte sul Rio Chabaud proseguiamo sulla traccia in direzione sud-ovest, e osserviamo con attenzione i boschi del Monte Giassiez con esposizione Nord, dai quali avevamo intenzione poi di scendere, e ci rendiamo conto che la neve è bagnata e pesante per l’assenza di rigelo a causa di nebbia ed umidità. Perciò decidiamo di proseguire e salire dall’usuale versante sud-ovest, confrontando così la qualità della neve per scegliere la discesa con neve migliore. Man mano che saliamo notiamo che la neve assume sempre più un colore rossastro e, quando sbuchiamo dalla nebbia fitta intorno a quota 2.100 m vediamo che i pendii nevosi variamente colorati di rosso-ocra e inoltre, più saliamo, più notiamo ampi spazi quasi privi di neve per l’azione del vento.
Raggiungiamo la vetta in questo paesaggio inusuale, cambiamo con calma assetto e poi decidiamo di scende dal versante ovest, in quanto ci sembra che il manto nevoso sia più consistente e portante. La discesa si rivela impegnativa e per nulla piacevole: la sabbia ocra che ricopre la neve frena la soletta degli sci e rende molto difficile prendere velocità per curvare se non su pendii accentuati, inoltre la consistenza del manto nevoso cambia frequentemente e repentinamente da neve bagnata e pesante a crosta non portante. Scendiamo con curve saltate sui pendii più ripidi sino a ricongiungerci con la traccia di salita intorno a quota 2.150, poi la qualità della neve migliora leggermente e riusciamo a fare qualche curva decente sino a raggiungere la stradina che riporta al ponte sul Rio Chabaud. Dalle Grange Chabaud in giù decidiamo di seguire la strada poderale, che ha fondo piuttosto duro a cagione dei numerosi passaggi con sci e ciaspole: qui sciata veloce ed agevole in stile pista da sci sino a Rhuilles e poi ritorno a Thures, dive anche la nostra vettura è coperta di sabbia color ocra

Oggi in compagnia del Confratello Andrea il Valdostrano: salita nel complesso piacevole, panorama con colori mai visti prima sulle nostre montagne, e discesa su neve pessima. Dopo la gita ci troviamo con il Confratello Andrea l’Occitano di ritorno dall’allenamento di slalom gigante e ci regaliamo un pasto abbondante con consone libagioni al ristorante Les Icles di Cesana: e la discesa su neve insciabile è subito un momento insignificante in una bella giornata con gli amici in giro per i monti 🙂

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