Ghinivert (Bric) da Pattemouche

Ghinivert (Bric) da Pattemouche
La gita
attila89
5 27/12/2010
Accesso stradale
termiche o catene a Pragelato
Osservazioni
Visto cadere valanghe a pera
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa
Quota neve m
500

Prima l’itinerario, poi la descrizione della neve, una delle migliori mai viste.

Alla partenza -9°C, si arriverà a -13°C. La val Troncea ci accoglie mostrandoci le forze della natura, valangone canadese dal versante “himalaiano” del Platasse.
Si sale sulla pista da fondo fino al bivio per Troncea, e la si raggiunge.
Da qui salire i prati sovrastanti, magari tenendosi a sx verso i pini, poi continuare leggermente verso destra fino a toccare uno sperone roccioso, si sale alla sua destra e si entra in un ripido boschetto, e si esce su un vallone molto ampio. Noi abbiamo traversato sulla dx orografica per non perdere quota, a posteriori è più sicuro forse scendere di qualche metro e risalire il vallone al centro su evidenti costoni fino alla costruzione a poco oltre 2400 metri.
Da qui si sale sul costone sovrastante e, tendendo sempre verso destra, ci si avvicina sotto alla verticale alla croce.
Sci in spalla all’uscita del canale N, si raggiunge brevemente la punta, 2 metri di arrampicata per toccare la croce.

DISCESA:
in confronto, il Giulian di ieri e la sua neve facevano schifo.
Il passaggio umano si ferma a Troncea, sopra ampi spazi.
Farina 00 da cima a fondo, da cima a fondo, nemmeno ventata in punta, facendo attenzione non si toccano sassi nemmeno alla partenza.
Neve sicura; i cinghiali sopra di me hanno staccato una lentissima valanghina a pera larga 3 metri e lunga 8 appena sotto la punta.
Noi siamo ridiscesi sulle nostre tracce per ribeccare i fantastici ed intonsi prati sopra Troncea, ma non deve essere niente male scendere giù per il rio delle Michele, il bosco sembra ampio, il fondovalle è battuto.
È stata dura rimanere disciplinati e non farsi guidare dalla linea di massima pendenza, in pochissimo tempo ci siamo mangiati il grande dislivello, godendo come ricci, e nessuno voleva fare foto per non creare discontinuità nella discesa.

INFO PER I RIPIDISTI: il canale N (a occhio 4.1-2 E1) ha una “bomba ad orologeria” all’uscita, ma se qualcuno vuole farla finita, almeno muore felice.
Invece per Oceano Bianco, bisognerebbe vederla di fronte per osservare i passaggi tra le barre rocciose, c’è tanta neve ma non so se ci sia fondo. comunque, per adesso il vento ha lavorato molto poco rispetto al solito. Fossi in forma, ci fossero 10-15 giorni senza vento (difficile), la proverei.

INFO PER I CASCATISTI (INDISCIPLINATI O CHE CREDONO NELL’ODIO CONTRO LA NIDIFICAZIONE DEI CORMORANI): cascata delle Pisse Neire buona (vale l’avvertimento del canale N), Guglietta anche (se ci andate fatemi sapere com’è, non lo dirò a nessuno, lo prometto), Dies Irae non tocca terra.

PS: gita stra mega ultra consigliata, più che altro perchè ho dimenticato il contenitore del libro di vetta aperto, e magari converrebbe chiuderlo… non ve ne pentirete!
Da mettersi in mutua, prendere ferie, o piuttosto licenziarsi!

Con i soliti Andrea e Luca, e il grande Fil, oggi non molto in forma…
Le foto non sono mie, ma di F. Barazzuol e A. Moretti(e si vede!).

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