- Accesso stradale
- Comodo parcheggio a Freboudze o bus/navetta da La Palud
Personalmente ritengo esagerato inserire questa gita nella sezione “alpinismo”. E’ impegnativa, ma come lo sono tutte le salite a rifugi che presentano tratti ripidi attrezzati e il ghiacciaio sotto al bivacco è ormai praticamente inesistente.
La palina subito dopo il ponte a Freboudze in effetti è fuorviante ed è preferibile proseguire per rintracciare il sentiero giusto, poche decine di metri più a monte. Ancora molta neve sul percorso che ha agevolato non poco l’attraversamento dei torrenti in basso (altrimenti non semplice..). Anche nella parte alta, dai 2600 mt in poi, partendo presto e con i ramponi, abbiamo viaggiato più rapidi e sicuri. Il bivacco è ora dotato di due comode scalette con terrazzino, in corrispondenza degli ingressi. Non è più necessario avere il 6c come livello per entrare! 🙂
La tecnologia interna (PC, piastra elettrica, radio, illuminazione) funziona a meraviglia! Tutta la struttura è davvero molto, molto confortevole. Speriamo che duri e che gli utenti siano rispettosi di questo incredibile lavoro.
Il colore e la forma non piacciono? Bah.., tutti i manufatti in quota stonano! Non ci dovrebbero proprio essere. Ma se si decide di realizzarli, allora che siano comodi, efficienti, sicuri e comunque facilmente eliminabili! Questo “tubo”, si porta via più facilmente di un cumulo di macerie varie con cemento, legno, lamiera, ecc.. lasciando molte meno tracce.