Genevris (Monte) e Punta di Moncrons da Pragelato per l’Alpe Giarasson e il Colle Costa Piana

Genevris (Monte) e Punta di Moncrons da Pragelato per l’Alpe Giarasson e il Colle Costa Piana
La gita
lucabelloni
4 24/06/2021
Equipaggiamento
MTB
Traccia GPX

Fatto un giro un po’ diverso da quello qui descritto. Da Pragelato saliti a Sestriere tutto su sterrato passando per Pattemouche e Borgata, quindi salita al Col Basset. Da qui abbiamo seguito la strada dell’Assietta fino al Col Bourget, salita al Moncrons e quindi discesa direttamente su Pragelato seguendo il sentiero che parte dal Colle di Costapiana e passa per borgata Rif. In totale 28,5 Km e 1.200 m di dislivello.
La salita da Pragelato a Sestriere è tutta ciclabile ma nel tratto tra Pattemouche e Borgata ci sono delle rampe veramente durissime; poi da Borgata a Sestriere la salita è piacevole e non troppo dura. Salita al Col Basset facile e mai troppo ripida, con pendenze regolari che non superano mai il 10%. Dopo il veloce trasferimento sulla strada dell’Assietta fino al Col Bourget abbiamo deciso di salire in cima al Moncrons; la prima parte si fa a spinta su pendenze impossibili da pedalare, poi si pedala quasi tutta fino in cima (calcolare circa 10-15 minuti a piedi). Discesa in sella direttamente dalla cima; la prima parte è su una bellissima dorsale mai troppo ripida, con sfondo un po’ smosso, poi un breve traverso nel bosco per andare ad agganciare il sentiero 326 che scende dal Colle di Costapiana (in questo tratto il sentiero è stretto e leggermente esposto, occhio ad alcuni rami sporgenti che mi sono costati un bel volo, fortunatamente attutito dai rododendri!!!). Il sentiero 326 è bello e quasi interamente ciclabile anche se ci sono alcuni passaggi in cui è un po’ rovinato e soprattutto in questo periodo è invaso dalla vegetazione che lo rendono abbastanza insidioso in quanto l’erba copre le pietre sottostanti e in un paio di punti è difficile da individuare (infatti poco sopra il Rif abbiamo l’abbiamo perso e siamo dovuti tornare indietro di qualche centinaio di metri per riprenderlo. In ogni caso il sentiero non è così difficile e con un po’ di cautela si fa quasi tutto in sella.
Poco sotto il Rif il sentiero diventa in effetti un po’ più tecnico a causa del fondo molto smosso, anche se man mano che si scende è meno invaso dalla vegetazione. In pratica si arriva su single track a Pragelato senza toccare asfalto.
Bel giro, non troppo lungo ma discretamente impegnativo per la pendenza di alcuni strappi e per la discesa abbastanza tecnica. Giornata inizialmente bella, poi si è un po’ coperto e in discesa abbiamo preso una grandinata che però è durata 5 minuti e non ha nemmeno bagnato il sentiero. Discesa molto bella e varia, anche se il sentiero avrebbe bisogno di un po’ di manutenzione.
Inserita traccia GPS.

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