Gelè (Mont) Via Normale da Ruz per il Rifugio Crête Sèche

Gelè (Mont) Via Normale da Ruz per il Rifugio Crête Sèche
La gita
pedrito
4 11/06/2006

Saliti sabato e dormito nel bel locale invernale del rifugio Crete Seche (luce elettrica – 6 posti letto, volendo si sta in otto, luce elettrica-centralina fotovoltaica, non riscaldamento, no acqua: dato il contesto si prende al torrente sulla sx del rifugio). Innevamento e pressoché continuo e abbondante da dietro al rifugio fino in cima.
Il canale dell’Aroletta non è quello che si trova in fondo a sx di Pian della Sabbla, subito dopo il costolone roccioso dell’Aroletta (canale comunemente utilizzato nella scialpinistica, però ora, in parte privo di neve con qualche masso instabile alla sua sommità), ma poco più avanti nascosto dietro un costolone roccioso (segnaletica, che affiorano sulle pietre).
Sul ghiacciaio del Gelé, date le condizioni, non ci siamo legati: nessun crepaccio visibile, solo un buco, ma ben visibile, sulla traccia di risalita dopo il Col delle Balme.
Non ci sono particolari percoli oggettivi, neve di tutti tipi, parecchio faticosa a causa del poco rigelo, attenzione solo al breve tratto di cresta in prossimità della croce, per le cornici sulla strapiombante parete Nord del Gelé: per spostarsi, tenersi “sotto” la traccia, verso valle. La salita attualmente, è ben tracciata ed evidente. Unici a salire dal Crete, abbiamo incontrato in vetta solo altri, simpatici, ragazzi di Volvera, che provenivano dal Bivacco Regondi-Gavazzi. Ritorno con molta neve marcia (visibile qualche piccolissima valanghetta di neve “mola”), ma divertente…. Forse se continua a far caldo, dato l’orientamento dei versanti conviene salire dal Bivacco Regondi. Gita “tecnicamente” da quattro stelle, forse anche un po’ meno. Soggettivamente da cinque stelle, per l’ambiente notevolmente, selvaggio e isolato e il panorama strepitoso in vetta.

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