Ghiacciaio quasi completamente coperto da neve salvo due chiazze fuori da ogni via di passaggio. Saliti raggiungendo il Col du Mont Gelé attraverso morene e nevai residui (Il ghiacciaio è diviso in due parti), traverso in falsopiano sul quale non si vede alcun crepaccio e nemmeno la terminale (Vedendo le foto passate, specialmente quelle di fine stagione, sembra un altro ghiacciaio), infine abbiamo risalito il ripido nevaio per la vetta (40/45°… breve, ma l’ho trovato duro…). La vetta si raggiunge anche passando sulle roccette/sfasciumi senza difficoltà. Discesa diretta fino a base ghiacciaio (Io ho “alleggerito” la difficoltà prendendo il nevaio finale a metà, dove la pendenza cala a 35°, mentre Luigi se l’è “gustato” tutto anche in discesa). Sul ghiacciaio neve dall’ottima tenuta, non troppo dura, ma sicuramente non sfondosa, complice la giornata fredda che al mattino (temperatura intorno allo zero) e con il vento teso mi ha fatto soffrire abbastanza nelle prime due ore di cammino, poi il cielo è diventato terso ed il vento si è placato… un vero premio tutto per noi!!!
…tutto per noi perchè stranamente sulla cima di questa “classica”, di domenica – col sole – ad agosto – in ottime condizioni… c’eravamo soltanto io e Luigi; nessuno è salito nemmeno dalla più confortevole via proveniente dalla Valpelline.
Bivacco pulito e confortevole, le numerose coperte permettono di dormire bene al caldo; manca un fornellino, ma volendo c’è una lampada a gas (Portarsi bomboletta perchè quella presente era vuota), altrimenti qualche candela.
E’ una gita più che consigliabile nelle condizioni attuali.
Questa estate con Luigi un gitone dopo l’altro!!!