“La dura lotta con l’Alpe” l’abbiamo vinta noi, nonostante il tempo inclemente..
saliti il sabato con cielo poco nuvoloso e aria fredda. molto bello l’itinerario per raggiungere il bivacco, situato a nido d’aquila sul bellissimo altopiano sottostante e dominato dalla bellissima catena dei morion. cena abbondante e l’indomani sveglia alle 5.30. il peggioramento previsto per la notte non si è visto, in compenso è peggiorato proprio sulla dorsale di confine. freddo e gelo fino ai 2200. siamo saliti comodamente (neve al suolo dai 2650) fino al colle 3180, dove soffiava un vento furioso e non si vedeva a 10 metri. vedendo le cordate che salivano dal crete seche abbiamo deciso di proseguire. la pista era ben tracciata, ma la visibilità era nulla, nevischiava e il freddo era glaciale (ha gelato l’acqua nella borraccia che tenevo nello zaino). nonostante nulla siamo riusciti ad arrivare in vetta. panorama nullo, zero assoluto. siamo scappati via dalla vetta e sempre nella nebbia da tagliare col coltello fino al valico, dopo di che siamo scesi con più calma e con qualche raggio di sole. in discesa, dai laghi sotto il bivacco, abbiam preso il sentierino sgenaot che taglia il versante a mezzacosta arrivando al colle cornet, che dà su ollomont. abbiam salito le due sommità con croce, protese come balconi sulla valle, e quindi siamo ridiscesi sul sentiero di salita, all’inizio dell’altopiano. per concludere la gita una birra dissetante era d’obbligo.
nel complesso ottima e consigliabile gita, peccato per il maltempo. un saluto al socio d’avventura.