- Accesso stradale
- Nessun problema, strada pulita
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Condizioni eccezionali oggi al Gele’. Partiti alle 6.45, abbiamo portato gli sci in spalla per meno di una decina di minuti poi il manto nevoso si è fatto subito continuo e ben rigelato, in alcuni tratti anche troppo. L’attraversamento di alcune grosse valanghe a lastroni ha reso un po’ difficoltosa l’ascesa verso il rifugio Crete Seche. Salendo al bivacco Spataro l’ambiente è divenuto grandioso con una fantastica giornata di sole a fare da cornice. Nel tratto di cresta prima di raggiungere la croce del Mont Gele abbiamo messo i rampanti, consigliatissimi. Panorama spaziale a 360 gradi e discesa diretta dal ripido pendio sommitale con fantastica neve primaverile. Grande sciata fino al Rifugio. Da quota 2.400 in giù la neve
é abbondante ma ormai molto pesante. Tuttavia consente di scendere sci ai piedi praticamente fino a Ruz rendendo agevole e veloce il rientro. Una grande e impegnativa gita di oltre 1.800 metri di dislivello con Andrea.