- Accesso stradale
- strade innevate, termiche obbligatorie
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa ventata
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Dopo la grandiosa chiusura del 2013 al Pic Segure, ottimo inizio del 2014. Essendo alloggiati ad Arvieux, e visto l’abbondante cenone di Capodanno, abbiamo optato per una gita a Km 0 con partenza molto comoda alle 10.30…giornata decisamente più mite del giorno precedente, 0° alla partenza. Salita comoda ma con molto spostamento. Si segue tutto il vallone e, anche se si tagliano molti tornanti della strada, lo sviluppo è notevole anche perché le pendenze sono sempre abbastanza dolci. In 4 si sono fermati al Col de Furfande, in 2 abbiamo poi proseguito lungo la facile e ampia dorsale che supera il Pic du Vacivier (2.631 m) e dopo una breve discesa di 20 m riprende a salire fino al Pic du Gazon. Dal colle in su vento fortissimo, con raffiche che a volte rischiavano di spostarci!!! Arrivati in cima alle 14,20, per fortuna siamo riusciti a trovare un piccolo posto riparato dal vento, dove spellare e prepararci alla discesa.
Sulla dorsale neve ovviamente ventata e molti tratti spelacchiati, rimanendo nelle conche si riesce comunque a sciare decentemente. Arrivati al colletto a quota 2.611 che separa il Pic du Gazon e il pic du Vacivier, abbiamo optato per la discesa diretta, come suggerito dalla guida del Campana. Ci sono delle enormi cornici, ma in un paio di punti si riesce a scendere senza problemi, anche perché 20 m sotto ci sono delle grosse zone praticamente pelate. Neve ovviamente ventata nei primi 100 metri sotto il colle, poi rimanendo nelle zone più riparate ottima farina…bisogna solo fare attenzione alle pietre perché in questa zona l’innevamento è meno abbondante che nella zona di Abries, e quindi il rischio di toccare sotto c’è…in ogni caso discesa bellissima su pendii completamente intonsi fino a raggiungere il fondo del vallone, che si segue solo per un breve tratto senza comunque spingere. Poi volendo si possono fare numerosi tagli, sempre su farina bellissima, fino ad arrivare sui prati finali su cui si riescono ancora a fare belle curve.
Bella gita, lunga ma di soddisfazione, specie se si sceglie la discesa diretta…ambiente molto piacevole e condizioni a mio parere sicure. Incontrato parecchia gente, quasi tutti sono andati al Col Furfande.