Partito da Valdisotto, la prima parte di salita è un lungo trasferimento fino a Santa Caterina Valfurva, con qualche strappo alternato a lunghi tratti decisamente facili. Da Santa Caterina si inizia a salire più costantemente, anche se sempre su pendenze mai eccessive, percorrendo una serie di rampe e tornanti prima nel bosco poi su terreno più aperto. Ma l meraviglia arriva quando si entra nel cuore della Valfurva con i suoi ghiacciai, qui si trovano le pendenze più ostiche (rilevato 13% su una rampa) che poi mollano decisamente negli ultimi km, una sorta di falsopiano toccando prima il lago e poi il passo Gavia.
Da segnalare asfalto non sempre ottimale, qualche tratto un po’ sconnesso da affrontare con calma in discesa.
Posto incantevole e molto più wild rispetto allo Stelvio; moltitudine di ciclisti di ogni nazionalità, mentre il traffico auto quasi nullo, un po’ di moto non fastidiose. Giornata sensazionale.