La balza iniziale all’apparenza inaccessibile si supera invece agevolmente grazie a un bel sentiero, che con ripide svolte ci ha consentito l’ingresso nel bel vallone de l’Oule, ancora lungo da risalire, ma interessante per la presenza di bei laghi nella conca finale prospiciente il colle. Tutta la lunga cresta percorsa, che alla fine poi sono due, con la meta al centro che ne determina i diversi orientamenti, non presenta alcuna difficolta di superamento. Le uniche che potrebbere al limite richiedere l’uso della corda, sono limitate al breve tratto finale nel canalino che sale alla vetta da ovest, al margine estremo di una cengia che si percorre brevemente dopo essere pervenuti alla forcella posta alla base del castello sommitale. Divertente il canale successivo (quest’ultimo nevoso), trovato gia’ con neve, e che abbiamo sceso picca e ramponi per maggior sicurezza.. Riguadagnata la cresta, il tragitto ha ripreso ad essere escursionistico a tutti gli effetti per il resto della discesa, con sentiero inesistente a partire dall’ultima cima abbordata, da dove l’anello che riguarda solo la parte alta dell’itinerario andava progressivamente a chiudersi. Terreni gelati e brinati con gia’ alcuni gradi sotto zero. Una leggera spolverata oltre i 2500m. Massima espressione dei colori d’autunno magnificano all’occhio di chi guarda tutto l’intero vasto ambiente circostante.
Meta gia’ salita di recente in sci.quindi un doppione, ma sta di fatto che la socia a questa meta ci teneva..oltretutto li a portata di mano..come non accontentarla..
Con emma