- Accesso stradale
- A pagamento da Pian del Re
Attenzione alla frana nei pressi del lago superiore! Alcuni cartelli alla partenza indicano che il sentiero V17 è chiuso per frana. Si tratta del sentiero che collega direttamente il Pian del Re con il lago Superiore. Occorre quindi passare dal lago Fiorenza, al termine del quale si devia a destra seguendo le indicazioni per il rifugio Giacoletti (numerosi cartelli) fino al bivio di quota 2560, dove si gira a sinistra come da descrizione.
Da non sottovalutare è il tratto precedente e successivo al passo Giacoletti: è tutto ben protetto da corde fisse, ma il ghiaietto (onnipresente da queste parti) rende scivolosi i passaggi, già piuttosto esposti e continuativi. Un piccolo cartello all’inizio del tratto indica la difficoltà del percorso (passi di II grado). Superato il passo Giacoletti, alle corde fisse si aggiungono alcuni spit che rendono possible la progressione in conserva protetta. Noi, tuttavia, abbiamo superato il tratto senza legarci. Arrivati al culmine della salita a 3020 le difficoltà finiscono (per quanto riguarda l’avvicinamento!) e inizia la discesa nel canalino detritico prima e nella pietraia a grossi blocchi poi. Tutto è ben bollato da tacche bianco rosse molto fresche, è facile seguire il percorso che però risulta un po’ faticoso (sopratutto poi al ritorno!). Al termine della conca una serie di ometti indica sulla sinistra il percorso per arrivare all’attacco della via.
La via è parzialmente attrezzata a spit, che sono più abbondanti nei punti più delicati e più radi nei punti più facili. Comunque, dove serve, c’è. Il percorso è ben segnato da tacche rosse fino alla croce di vetta.
Alla fine della discesa abbiamo sfruttato le due soste presenti nella parte bassa della via per calarci in doppia. Una corda da 60 m è sufficiente per arrivare a terra in due calate.
Una bella gita e una bella via. Peccato per le nuvole, che ci hanno concesso solo pochi istanti per vedere il Re di pietra (e il resto del panorama) dalla cima