L’unico passaggio complicato è il superamento dello spigolo sopra la paretina diedro. Affrontandolo direttamente, senza aggirarlo nella sua parte più esposta, si aumentano di poco le difficoltà. Per il resto la salita è molto divertente, circa 200 metri di dislivello con passaggi di I e II grado.
Arrivati in cima dopo circa 5 ore dalla partenza, decidiamo di non soffermarci molto. Le numerose nuvole presenti sul versante italiano si stanno avvicinando velocemente. Su questa cima, in presenza di scarsa visibilità, è molto facile perdere l’orientamento e smarrire la via del ritorno. Quindi il tempo di alcune foto e iniziamo la discesa, affrontandola in disarrampicata fino alla paretina diedro. Da qui sfruttando i due chiodi di sosta, caliamo le due mezze corde da 30 metri e scendiamo in doppia fino alla base della parete.
Poco sotto ci osservano incuriositi un bel gruppo di Stambecchi
Finalmente Punta Gastaldi!
Grazie all’instancabile amico Beppe.