- Accesso stradale
- ok, ma la strada è sempre più disastrata
Condizioni poco buone, neve non trasformata dai 1500 m in su; i tratti di misto sono molto delicati, con neve inconsistente appoggiata sulle rocce.
Le difficoltà ci sono sembrate ben più alte (intorno al D?), non solo per via delle condizioni, ma forse a gennaio 2009 la neve oltre a essere ghiacciata ben bene, era anche molta di più.
Noi siamo saliti slegati fino all’ampio colletto nevoso sopra il canalino iniziale, qui sosta in posto su 2 chiodi. Poi tiro di misto delicato, evidente, poco a dx del filo (spit di passaggio all’inizio). Sosta comoda sul ripiano successivo (1 spit); fin qui ci torna tutto.
Più oltre, non c’è subito un semplice pendio nevoso, ma c’è ancora un tratto di misto di 10-15 m, sempre leggermente a dx del filo, seguito da una cengetta orizzontale stretta ed esposta; 1 spit con cordino alla fine della cengetta. Qui forse si dovrebbe in qualche modo prendere a dx e salire in vetta per pendii di neve o misto, ma nelle condizioni di sabato non era affatto evidente né facile. Noi siamo andati dritti, scendendo di 1 m e poi infilandoci con un passo un po’ strapiombante in un logico (ma stretto e scomodo) camino di roccia, difficoltà sul III+, nessuna attrezzatura da qui in poi. All’uscita si arriva su un terrazzino roccioso aereo, qui abbiamo sostato. Da qui dovrebbero mancare pochi metri alla cima, rimane solo da superare l’ultimo muretto roccioso verticale, ma alto solo 3-4 m. Noi vista l’ora tarda e i dubbi sul percorso abbiamo abbandonato una sosta di calata su 2 ch. e cordino e siamo scesi sulla via con 4 doppie.
Saluti a Simone, Marco, Cristiana e Francesco.