Garlenda (Cima) da Monesino

Non abbiamo seguito l’itinerario descritto. Dalla stradina che attraversa in salita il piccolo borgo (deserto) si attraversa un pianoro e si raggiunge una baita isolata su traccia ben delineata che continua verso Monesi di Triora. Da qui per bella trasformata portante ci siamo inoltrati nel bosco su pendio abbastanza sostenuto che poi diventa dorsale, con passaggi obbligati vista la boschina un pò invadente e la profonda ravina sulla destra. Verso metà si aprono bellissimi pendii aperti con uno strato di 10cm di morbidi pallini su fondo duro. In alto nuovamente ripida dorsale, ma meno boschinosa che dà accesso agli splendidi finali con neve ancora polverosa. Tendendo a destra per gobbe e avvallamenti e senza raggiungere la dorsale siamo arrivati direttamente in cima. Saliti poi a Frontè superando due dossi su neve dura. Il sostenuto versante NO che dal colle Garlenda scende nella conca di Monesi di triora, sceso per qualche decina di metri, si presenta molto duro, di qui la decisione di non perdersi la splendida esposizione SE.
Risaliti al colle e sulla Garlenda discesa ormai tardiva che ha risentito delle nuvole basse che sono arrivate improvvisamente mentre risalivamo il versante SE appena sceso. Notevole umidificazione del manto che in alto era lento e gessoso, e complice la visibilità molto scarsa la discesa non è stata gran cosa. In basso molto meglio con neve via via più umida ma ben gestibile e che ha consentito gli slalom nel bellissimo bosco di larici. Nessuna traccia di salite o discese recenti, incontrato qualche skialp scendendo quindi gli spazi un pò risicati saranno abbastanza arati.
Piacevole puntata sulle Liguri anche qui con ottimo innevamento e condizioni notevoli, pasquetta praticamente in isolamento e zona poco frequentata anche per le note difficoltà nella viabilità, ma decisamente meritevole. Salut