- Accesso stradale
- tutto ok
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 500
Neve non particolarmente bella, anzi di tutti i tipi:
nella parte bassa ha risentito delle piogge e delle temperature elevate dei giorni precedenti, per cui si è formata una crosta non portante, talvolta anche nella traccia. Appena fuori dal bosco si trova una crosta da vento morbida con piccoli lastroni e accumuli. Negli ultimi 150 metri invece la crosta è dura, quasi marmo.
Tuttavia per le racchette queste condizioni di neve non sono un problema.
Si parte con più di un metro di neve sui muri della certosa, che aumentano a dismisura fino alla cima, la baita incontrata ha la neve all’altezza del tetto!
Abbiamo inizialmente seguito una scorciatoia nel bosco, che però si perdeva nel nulla tra alberi e rami abbattuti, così ravanando un po’ abbiamo recuperato la pista forestale che sale tra il vallone del Cavallo e quello di San Bruno, fino al Gias Sottano Baus dell’Ula, dove la traccia tagliava i tornanti fino all’uscita dal fitto bosco.
Ultimi 300 metri di salita più ripidi, con questo innevamento non sono da sottovalutare per la sicurezza del manto, in ogni caso nonostante il gran lavoro del vento non abbiamo sentito assestamenti nè visto grossi accumuli, solo qualche piccolo lastrone superficiale.
Poche persone oggi, una dozzina in tutto, in cima vento gelido da nord, per fortuna appena pochi metri sotto eravamo al riparo e il sole scaldava.
In compagnia del redivivo socio Marco.
foto su www.lafiocavenmola.it