Bella via di grande soddisfazione su una parte molto “dolomitica”, estremamente verticale ed aerea. Nonostante fosse fine febbraio, avvicinamento in maglietta, necessari ramponi per lo zoccolo basale dove sono presenti numerosi nevai e si ravana un po’ per arrivare all’attacco, individuabile grazie alla scritta sbiadita e uno spit con maillon. Primo tiro su placca con roccia molto friabile e chiodatura assai distanziata ma non integrabile per via della scarsa qualità della roccia. Dal secondo tiro la roccia migliora decisamente anche se bisogna stare attenti a cosa si tira soprattutto sui tratti più semplici. Particolarmente ostico il traverso di L3, bellissimo invece il diedro fessurato a tratti strapiombante di L4 che volendo si può integrare con friend medi. L5 facile con chiodatura molto distanziata su salti di roccia ben ammanigliati, sosta poco sotto la cornice sommitale. Scesi con 3 doppie con calate da S5, S4 e S2 più una doppia dal primo spit con maillon della via con i ramponi per evitare la prima parte della discesa su neve ormai molle.
Grande via in ambiente spettacolare molto sostenuta nelle lunghezze centrali, nonostante dicono sia tra le più facili della parete il grado di 6a obbligatorio ci è sembrato molto stretto! Almeno 6a+/6b dato che il 6b+ è un traverso non azzerabile se non nel passo del muretto iniziale. Chiodatura ottima in pieno stile Motto, distanziata ma con gli spit sempre presenti nei punti giusti e quindi mai pericolosa.
Con Alessandro