Galleggione (Pizzo) e Pizzun da Soglio

Galleggione (Pizzo) e Pizzun da Soglio
La gita
matteoglb
4 02/09/2023
Accesso stradale
Soglio, diversi parcheggi disponibili in paese (a pagamento).

Salita da Soglio al solo Pizzo Galleggione.
Escursione molto lunga e con notevole dislivello, solo per persone con allenamento adeguato.
Dal paese la salita al passo della Prasgnola è ben segnalata con bolli bianco-rosso-bianco, prevalentemente su ampio sentiero, nel bosco prima e per prati poi; poco prima del passo si risale un canale in cui si trovano un paio di catene e il sentiero si fa più accidentato, ma nulla di difficile senza pioggia/neve e con passo fermo. Al passo cartellonistica errata (direzioni Soglio/Avers invertite, già segnalato ai responsabili).
Dal passo la salita al Pizzo si svolge su un larghissimo crestone fatto di grosse pietraie alternate a brevi macchie di erba e terreno, primo pezzo segnato con evidenti ometti. Superata la brima balza, si arriva ad un primo pianoro (ca 150 metri sopra il passo) da cui una traccia di ometti prosegue dritta: il percorso più semplice però va sulla destra seguendo altri ometti (meno evidenti all’inizio) che permettono di camminare per pietraie con una parvenza di sentiero. Il primo percorso (i.e quello centrale che continua dritto) non è difficile, ma richiede di risalire alcune pietraie più ripide, con fondo meno stabile e senza percorso obbligato (ometti non più presenti da circa 100 metri sotto la vetta).
Dal primo pianoro (e dalla vetta) si vedono sulla sinistra un paio di grossi cumuli che ricordano dei tozzi ometti, ma che invece sono cippi di confine (segnati su CNS).
Dalla vetta panorama spettacolare.
Discesa dal percorso di ascesa, anche se sono possibili varianti in direzione dell’Italia (passo del Turbine o Lago dell’Acqua Fraggia). Descrizioni esaustive nella GMI Spluga-Mesolcina.

Gita faticosa ma assolutamente meritevole per ambiente e panorami.
Fatta in assenza di neve, ma con copertura non troppo eccessiva non penso presenti difficoltà notevoli (attenzione però alle catene/canale poco sotto il passo).
Data la mancanza di punti di appoggio (i due alpeggi che si passano sono piccoli e non presentano ristori) è fondamentale portare cibo, acqua e vestiti adeguati (dal passo in poi vento, freddo e copertura di nuvole possono essere impreviste e marcate).
Acqua poco abbondante lungo il percorso, portare almeno 2 litri: una fontana a Dair, un grosso guado nelle vicinanze e un paio di torrentelli a metà tra Laira e il passo. Buona parte dei rivoli che si incontrano dai 2500m in su erano secchi.
Traccia GPS disponibile per gli interessati.

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