Dal rifugio Prariond si risale la traccia per il colle di Galisia e dopo una ventina di minuti si incontra, a circa 2500 mt, un bivio. Prendere la deviazione a sinistra e portarsi verso un’evidente morena. Si incontra un’ulteriore deviazione, sempre a sinistra : è indifferente quale seguire poiché conducono entrambe verso il fronte del ghiacciaio della punta Galisia individuabile da una fascia di rocce giallastre che gli fa da sostegno. Arrivati per tracce di sentiero ed ometti alla base di queste ultime ci si tiene a sinistra onde evitare il rio e si punta decisamente all’evidente lingua glaciale sovrastante. Se presenti ancora accumuli di neve, come in data odierna, consigliabile, dato il terreno e la pendenza, calzare con un minimo di anticipo i ramponi. Una vola sul ghiacciaio lo si risale con un’ampia deviazione verso destra fino ad individuare l’evidente punta caratterizzata da un grosso ometto di pietre sulla cima. Si arriva, proseguendo, ad un colletto che delimita l’ultima conca glaciale dove è presente, a seconda degli anni, un bellissimo lago da fusione. Andando ancora avanti si devia a destra per l’ultima rampa che conduce in punta. Panorama mozzafiato a 360 gradi. Il ghiacciaio, oggi, era perfetto, pur con lo scarso rigelo notturno causa zero termico molto alto, non presenti crepacci aperti.
In compagnia di Cesare piacevole e prezioso compagno di gita.