Galisia (Punta) dalla Diga del Serrù, giro valli Orco, Rhemes e Isère per il Colle Nivolettaz e Passo della Vacca

Galisia (Punta) dalla Diga del Serrù, giro valli Orco, Rhemes e Isère per il Colle Nivolettaz e Passo della Vacca
La gita
gianni-savoia
4 17/06/2018
Equipaggiamento
Scialpinistica

Strada aperta sino al Serrù.
Siamo saliti per il sentiero (poco marcato ma molto remunerativo) che sale dietro all’alpe Agnel. All’uscita dal salto si possono mettere gli sci. Rampant utili se non altro per superare in sicurezza le numerose rigole, alcune profonde, quando si traversano pendii dritti. Buona la risalita del conoide mentre il breve tratto ripido successivo l’abbiamo passato a piedi, per via del fatto che c’era già una traccia. Si passa comunque ancora bene in sci sia a salire che a scendere ma vari torrentelli spingono già niente male.
Siamo quindi andati subito al colle di Nivolettaz. Come d’abitudine, dietro, neve strepitosa. Ripellato quindi per la Galisia che si raggiunge senza problemi, salvo nuvolaglia fantozziana che ha avvolto la vetta sino a 10 minuti dopo che abbiamo iniziato a scendere. In effetti siamo tornati a risalire la Nivolettaz pensando che in Francia ci fosse nebbia… Ma così vanno le gite e i pendii al ritorno non erano poi male.
Giunti al Colle abbiamo risalito la cresta della Basei che, con questo innevamento, si risale sci ai piedi senza problemi e anche con qualche passaggio estetico.
Il pendio finale della Basei è delicato per i molti distacchi di superficie intervenuti e per i numerosi passaggi, ma si risale sci ai piedi, anche senza rampant.
Dopo la doverosa visita di cortesia alla vetta, dalla Basei scesi senza problemi su neve dignitosa, marcia ma non sfondosa, nonostante l’ora non più mattutina; sotto il conoide abbiamo poi rintracciato una provvidenziale quanto ardita traccia a piedi che risaliva e attraversava pendii ripidi ma con neve affidabile sino a scavallare la cresta della Rocca Bianca. Da qui siamo scesi sempre sci ai piedi ponendo attenzione a concatenare opportunamente le varie lingue.
Si arriva in sci al parcheggio del Serrù.
Non si pensi di trovare, nonostante le quattro stelle, neve primaverile da manuale, salvo nella discesa dal colle di Nivolettaz,: le piogge e le temperature hanno creato ovunque canalini di ruscellamento e, di conseguenza, neve’ bugnonata’. che, se è abbastanza molle, cede senza dare troppi problemi.

Con Pier che doveva ‘crocettare’ la Galisia. Bel giro che ogni tanto è bene rifare.
Val di Rhemes ben innevata ma solitaria. Con noi solo due skialp che hanno chiuso l’anello verso il Prariond e tre escursionisti a piedi verso la Galisia.
Alla fine il Suunto segna 1930+ meritatissimi metri.

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