Lo zero termico molto alto obbliga a rimandare la gita in un altro momento, a meno che l’obiettivo non sia la fatica piuttosto che la vetta!
Capita che i figli crescano e che vogliano provare anch’essi l’ebbrezza della montagna al pari dei padri…credo che sia il sogno di ogni genitore appassionato di montagna vedere il figlio seguire le proprie orme. Quindi…prima esperienza di ghiacciaio (se così si vuole chiamarlo) con Giacomo. La nostra meta è un mio vecchio pallino…la Galisia. Campeggiamo dunque in Val di Rhemes e la domenica mattina di buon ora siamo a Thumel. Arriviamo al Benevolo alle 7, giusto in tempo per evitare un acquazzone ma, dopo una mezzora, ripartiamo galvanizzati dal cielo limpido.
L’avvicinamento al ghiacciaio di Lavassey ci porta via un pò di tempo e lo tocchiamo solo verso le 9.30…già troppo tardi! Lo zero termico molto alto e l’ora tarda non favoriscono di certo la salita. Decido comunque di far fare un pò di esperienza a Giacomo, per la prima volta con i ramponi ai piedi e la picca in mano: saliamo per alcune centinaia di metri, portandoci sul pianoro a ridosso della spalla sotto alla Bousson, senza affrontare la parte più insidiosa. Li spilucchiamo qualcosa e ridiscendiamo, sperimentando anche che cosa significa accumulare zoccolo sotto ai ramponi.
Complessivamente una giornata proficua, trascorsa insieme a mio figlio contento della sua prima esperienza di cordata su ghiacciaio…per banale che sia, la cordata genitore-figlio, ti lega di più!