Ciclo-alpinistica del 01/09. Partiti da Thumel alle otto meno venti con due gradi, ma ci riscalda in fretta sulle prima rampa. Sterrato bello e scorrevole dove si alternato tornanti a lunghi falso-piani. Un solo breve pezzo ripido in vista del rifugio ci ha costretti a scendere dalla bici. Lo zaino con l’attrezzatura da alpinismo si fa sentire e bisogna mettere in conto un po’ di mal di schiena…..Al rifugio abbiamo cambiato gli indumenti e lasciato il superfluo, assicurando le bici ad un palo segnaletico. Poi lungo traverso verso la Galisia e abbiamo deciso di seguire il più possibile il sentiero per avvicinarci (tracce di passaggio e rocce levigate) al ghiacciaio che scende con una bella lingua ad un laghetto sottostante. Lo abbiamo attraversato a metà quasi in piano fino ad incontrare e salire la ripida morena che porta al ghiacciaio soprastante che si percorre con andamento a S per evitare i numerosi crepacci. Lungo la salita si vedono caratteristici pinnacoli rocciosi da tenere a debita distanza perché di roccia veramente mediocre. Giornata spettacolare, zero persone in giro, clima ottimale, meglio di così…….
In discesa, invece di riattraversare la lingua terminale del primo ghiacciaio, abbiamo proseguito per le lunghe morene non difficili (forse la via normale), segnate da qualche ometto di pietra che scendono a valle e lambiscono il lago glaciale. In qualche modo poi ci si ricongiunge al sentiero dell’andata. Discesa in bici molto bella e veloce. Grazie a cz per avermi accompagnato in questa gita un po’ diversa