Il trasferimento da Lanslebourg a Saint Michel de Maurienne è piuttosto lungo e noioso. Io non ho controllato l’orologio, ma credo di averci impiegato più o meno un’ ora e mezza. Lunga la salita al Galibier che prende quota solo negli ultimi otto km dove si guadagnano 700 dei 1100 m di dislivello totali (ad ogni km sadiche pietre miliari sul ciglio della strada vi ricordano quanto dislivello manca tanto per evitare che vi facciate delle illusioni …). Attenzione, poiché non c’ è vegetazione, la strada è assolata e non vi sono fontane, ma solo bar. Se vi fermate per una bevanda fresca ricordatevi di chiedere di riempirvi la borraccia. Io ho avuto la malaugurata idea di farlo solo all’ ultimo bar appena sotto il colle e mi hanno risposto che per un guasto non avevano l’ acqua. Quindi i proprietari non si lavano … Maiali! La discesa dal Col du Lautaret è magnifica, la pendenza giusta per venir giù ai 60 all’ ora senza toccare i freni. La risalita al colle del Monginevro sono 5 tornanti, ma la pendenza della strada, per fortuna, è bonaria.
Purtroppo oggi le gambe sono “implose” nel momento sbagliato ovvero sugli ultimi otto km del Galibier che sono stati una sofferenza. Complice anche il fresco della sera, per fortuna, mi sono ripreso sul Monginevro. Partito da Susa verso le nove e rientratovi alle 22.40 per una pedalata effettiva di circa 11 ore e 40 minuti. Con la partecipazione straordinaria di 3 litri di acqua, un litro di aranciata, 1,32 litri di coca cola originale, ma non “con tutte quelle bollicine” (qualche bottiglietta mi è parsa un po’ sgasata) acquistati in Valloire, 2000-2500 calorie ingurgitate ed il mio affezionato “cancello” che ormai ha una ventina d’anni di servizio!
Tutto ha un inizio e una fine, le cose belle e le cose brutte. Manuela ha cessato di vivere ieri sullo Zinalrothorn nel Vallese. Con la sua scomparsa finisce una cosa bella. Spero solo che in montagna sia stata felice.