Galero (Monte) da Nasino, anello per il Passo delle Caranche

Galero (Monte) da Nasino, anello per il Passo delle Caranche
La gita
giannibarbero
4 21/10/2010

Dislivello complessivo 1400 m. circa; calcolare circa 4 ore per la salita e 3 ore per la discesa, considerato lo sviluppo notevole del giro.
Da Vignoletto si imbocca la mulattiera ciottolata che attraversa la borgata e, superata una caratteristica cappelletta votiva, si inoltra nel vallone sino a scendere al rio che si attraversa 2 volte (diffidate delle fatiscenti passerelle…). Il sentiero, sempre evidente, inizia a prendere quota nel bellissimo bosco con pendenza regolare sino a raggiungere il crinale e il Passo delle Caranche (segnavia triangolo rosso vuoto). Superato il M. Fuetto si incrocia l’Alta Via e, seguendo il crinale, si raggiunge l’evidente pendio erboso che precede la vetta del M. Galero 1708 m. Il panorama spazia dal mare della riviera con la piana di Albenga sino alla Corsica e alle cime delle Alpi Liguri e alla pianura piemontese sino al M. Rosa in lontananza. Seguendo la dorsale erbosa in discesa, dopo una breve risalita si raggiunge la cima Ovest 1704 m. Tra le caratteristiche roccette inizia la discesa verso il Colle del Prione ove si abbandona l’Alta Via. Seguendo il sentiero (segnavia rombo rosso) si raggiunge la Cascina Ciocca, e attraversato il prato appena dietro la casa, ci si addentra nel bosco. Prestare attenzione nel primo tratto segnavia non sempre evidenti. L’ambiente è davvero molto suggestivo, consigliabile in autunno, sprofondando nel fogliame si scende sino ad incrociare la sterrata che si segue per un brevissimo tratto. Il sentiero diviene una bella mulattiera ciottolata che con discesa costante ci porta alla borgata di Vignolo, purtroppo in forte stato di abbandono. Un ultimo breve tratto di asfalto ci riporta all’altra borgata di Vignoletto ove si chiude il giro.

Giornata mite e tranquilla all’insegna del relax in ottima compagnia con Silvia, Roberto e Anto. La prima spolverata di neve sulle cime e i bei colori autunnali dei boschi hanno aggiunto quel tocco di magia e regalato sensazioni davvero uniche in attesa della neve … quella vera!

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