Galenstockdal Furkapass

Seconda giornata della sociale CAI Pianezza, 21 partecipanti. Partenza alle 6.30 dall’Hotel Belvedere, con i soliti 10-15 minuti a piedi per scendere al ghiacciaio, dove si mettono gli sci. Temperatura di circa 2° e rigelo notturno perfetto. Questa gita è decisamente più breve del Dammastock, c’è solo un tratto di spostamento all’inizio, che però si supera in meno di un’ora, poi si comincia a salire seriamente. Rampant direi indispensabili dai 2.700 m in su, abbastanza delicato in particolare il traverso che consente di uscire sull’ampia dorsale finale, a causa della neve piuttosto dura; niente di particolarmente impegnativo, ma occorre essere concentrati perché una caduta qui non sarebbe piacevole…noi abbiamo lasciato gli sci all’inizio del breve traverso finale, raggiungendo quindi la vetta a piedi in pochi minuti (non servono i ramponi). L’unica ragione per portare gli sci in vetta è che questa è molto ampia, mentre al deposito sci non c’è molto spazio e, soprattutto in caso di affollamento, non è così agevole spellare e mettersi gli sci, per il resto dal punto di vista sciistico non aggiunge niente trattandosi di un traverso da fare per metà in derapage. Arrivati in cima intorno alle 11, visto che si stava benissimo abbiamo atteso un’ora prima di scendere sperando che la neve mollasse un po’, cosa che però non è avvenuta…sul pendio sommitale la neve era ancora durissima e abbastanza segnata, quindi da sciare con attenzione, poi dai 3.200 m in giù firn perfetto fino al fondo, scegliendo di volta in volta le esposizioni migliori…altra sciata bellissima, le 4 stelle sono la media tra le 3 della parte alta e le 5 della parte bassa…giornata bellissima, anche oggi molta gente, sia qui che sul Dammastock; molti italiani evidentemente attratti dall’apertura del Furka Pass.