Galehorn da Engiloch

La scelta cade ancora sulla zona del Sempione, anche tenuto conto dei bollettini valanghe. Decidiamo per il Galehorn vista la possibilità di scendere per il canalone Sud-Est che porta nella Ritzitälli, mentre è facilmente intuibile che il versante percorso normalmente in salita non potrebbe offrire una valida alternativa per lo scarso innevamento. Si parte su neve ancora poco trasformata, solo pochi centimetri su fondo piuttosto duro; più in alto, verso la cascata, superficie non sempre portante. Il passaggio della cascata si affronta senza particolari problemi; nei pendii a destra, fortunatamente estranei ai percorsi di salita e discesa, si notano due grandi distacchi di lastroni, peraltro non recenti. Interessante osservare come il distacco riguarda in maniera speculare i due pendii separati da una fascia di rocce affioranti. Dopo la cascata deviamo a destra; la neve lavorata dal sole mostra la classica consistenza della crosta non portante che non fa sperare in nulla di buono per la discesa. I pendii superiori, dopo il Sirwoltesattel, si dimostrano come previsto abbondantemente pelati dal vento ma c’è ancora tanto spazio per salire senza bisogno di togliere gli sci. La traccia su neve rigelata è spesso lucida e scivolosa; meglio tenersi appena fuori. Per la discesa optiamo come previsto per il canalone, percorso fino in fondo su neve movimentata ma stabile; proseguiamo verso la Ritzitälli e restiamo piacevolmente sorpresi dalla qualità della neve, ancora poco trasformata nonostante l’esposizione al sole. Tratti di neve decisamente polverosa alternati ad altri dove comincia a formarsi la crosta senza peggiorare eccessivamente la sciabilità. Ritorniamo al punto di partenza lungo la parte bassa dell’itinerario del Magehorn.

Gita in compagnia di Alessandro e Andrea; itinerario affollato ma meno del previsto, vista la splendida giornata.