Galehorn da Engiloch

Galehorn da Engiloch
La gita
larix66
5 07/08/2015

Dopo aver frequentato questi luoghi quasi esclusivamente per scialpinismo, decido di togliermi la curiosità di vedere questo classico itinerario in condizioni estive. I sentieri sono ben tracciati; rispetto al percorso invernale si passa molto più vicino alla cascata, dove si trova un breve tratto attrezzato con gradini in ferro e cavo di sicurezza. A monte della cascata proseguiamo verso destra fino al Sirwoltesattel da cui la vista della Nanztal priva di neve mi fa una certa impressione, dopo averla percorsa in due lunghe gite scialpinistiche. Dal valico ci alziamo in diagonale verso la cresta Sud-Est del Galehorn che seguiamo lungo un sentiero che si perde nei prati a poche decine di metri dalla vetta, dove troviamo un gruppo di educatissime capre elvetiche. Il cielo quasi del tutto sereno esalta l’eccezionale panorama sull’Oberland e sulle cime vicine: da una parte Leone, Breithorn, Terrarossa; dall’altra Böshorn (dietro cui incombono Senggchuppa e Fletschhorn) e Mattwaldhorn. Completano il quadro le cime del Täschhorn e del Dom, nonché uno splendido Weisshorn. Per la discesa seguiamo il sentiero della cresta Sud-Est e proseguiamo con qualche passaggio esposto senza tornare al Sirwoltesattel. Quando le tracce spariscono ci riportiamo verso destra sul tracciato principale, prima del bivio dove ci dirigiamo ai Sirwoltesee. Il lago occidentale colpisce col suo profondo blu mentre gli altri sono ridotti a pozze dal tipico colore dell’acqua di scioglimento. Il sentiero estivo non si infila nella gola dove si scarica l’acqua dei laghetti ma resta in alto sulla destra idrografica, dove lasciata a destra la deviazione per Egga scendiamo per la traccia segnalata con un generico “Bergwanderweg” (sentiero escursionistico) fino ad incontrare il percorso seguito all’andata.

Gita in compagnia dell’immancabile e instancabile Cristina.

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