Il tratto che separa il Pence dal Gabel e’ tutto sommato breve ma gia’ alpinistico.
Appena lasciato il Pence la cresta a scendere a un colletto e’ esile e esposta, quindi tale da richiedere di essere un po’ equilibristi. Si rimonta in cresta per saltini e erba in massima esposizione. Ora il filo dopo poco fattosi troppo esile, lo si deve abbandonare e aggirarlo sul lato ovest, con minima perdita di dislivello. Una risalita su detrito scivoloso porta a una seconda selletta alla base del salto finale (quello che arresto’ la mia corsa in un tentativo che feci in precedenza di scendere al Pence dal Gabel all’inverso rispetto a oggi), di una 20ina di metri con passi di II. Grossi appigli e comodi appoggi abbondano.
Utile semmai avere al seguito uno spezzone di corda. Si riprende a camminare su un prato nell’ultima parte ad arrivare in cima al Gabel, dal quale inevitabile a questo punto diventa la discesa ad anello attraverso le Barricate, il Pian Ceiol, fino giu’ al punto di partenza.
Saluto tasso96 e socio incontrato al park e poi giu’ di nuovo al Meleze con le gambe ormai sotto a un tavolo.
In buona compagnia di Rod come al solito.