Parete imponente e verticale più di quanto non sembri dalle foto. Solitudine quasi assicurata, non visto essere umano per tutto il giorno! Anche la roccia più bella di come me l aspettavo. Questo in generale, mentre su L4 si arrampica su lame che suonano vuoto in maniera un po’ inquietante e la corda ci passa pure sopra. Comunque voglio sperare che il buon Michelin le abbia “saggiate” ben bene. A parte quel tratto, come dicevo, roccia ottima che regala un elegante arrampicata tecnica con qualche passo di forza ma mai di continuità a parte L5, tra l altro molto bello cosi come L7; di sicuro i tiri più belli. Spittata in modo corretto( e con piastrine omologate) ma definirla plasir mi sembra un eccesso di entusiasmo, con tutto rispetto parlando. Unica Pecca è il primo spit di L5 che con i miei rinvii( Spirit PZ) non si riesce a posizionare correttamente(lavora in torsione), meglio usare un cordino. Non è per fare il pignolo ma essendo la prima protezione dopo la sosta se si rompe il rinviio si fa un bel voletto sulla sosta e ci si fa la bua. Siamo scesi anche noi a piedi attraversando luoghi lunari e desertici. Nel complesso una super gita, consigliata a chi cerca tranquillità e non ha il palato troppo fino per la roccia; in questo caso meglio fare il monginevro dove la roccia è un altro pianeta, obbiettivamente.