- Accesso stradale
- Nessun problema
Anche oggi sfidiamo il tempo molto incerto, saliamo a Nivolastro sul sentiero, ma appena dopo le case, del sentiero più nessuna traccia, in quanto completamente invaso dall’erba ormai fieno molto fradicia, si inizia così un giro con gli indumenti già inzuppati alla partenza che si conserveranno tali fino al ritorno.
Breve cronaca del giro: come detto da Ronco, saliti a Nivolastro, poi alla Bocchetta della Furchia, traverso in salita alla dorsale divisoria Forzo-Ronco, quella del Mont Bellin per intenderci, salita lungo il dorso del crestone verso il ripetitore TV e alla vicina sommità, quota 2090 del gps. Inversione rapida di percorso causa pioggia, ridiscesa a Nivolastro, dove visto qualche timida apertura, optiamo per la traversata all’Alpe Cugnone e qui grande decisione: traversata a Arcando, come peraltro indicato sul muro della baita con bella scritta in vernice rossa. Traverso molto delicato, dovuto soprattutto alla scivolosità delle rocce bagnate, per fortuna ci sono molti punti attrezzati con spezzoni di corde da alpinismo usate, che oggi sono state particolarmente utili. Da Arcando rientro a Ronco su strada asfaltata. Nota personale: questa traversata, come ama dire l’Amico Franco, NON E’ PER TUTTI, chi la volesse intraprendere deve essere ben avvezzo a percorsi in ambienti molto impervi, esposti, sporchi e selvaggi.
Come sempre, ottima scelta quella di Franco, a posteriori dico il giro in se, è stato bellissimo, penso anche che forse è stata l’occasione giusta e unica di RIPETERE la traversata ad Arcando, perché vista la mia anzianità, non so se in futuro avrò ancora voglia di cimentarmi in un giro così impegnativo.
Grazie AMICO Franco per il gran bel giro e l’ottima compagnia, perché questo che ai più può apparire una grande stupidità, in realtà è una bellissima pagina della nostra storia escursionistica personale.