- Accesso stradale
- Ok
Salita dopo “Angiolina Ritorna”; abbiamo perso 45 minuti dall’uscita di quest’ultima per individuare l’attacco (complice anche la mia stupidità nell’aver dimenticato di fare una foto al prospetto della parete…). Provo a descriverlo bene per futuri fruitori: dall’uscita del Pacciani, salire fino a raggiungere la parete soprastante (dritto davanti visibili spit e targhetta di “Rolling Stones” su un pilastrino), seguirla quindi verso sx fino ad incontrare una targa di pietra con scritto “A Marco”, nei pressi dell’attacco della via “Nella Luce” (targa metallica visibile); la Tupac attacca poco oltre, risalendo di qualche metro (scritta incisa nella roccia e con pennarello blu poco visibile).
Abbiamo avuto un attimo di perplessità anche a individuare la seconda parte della via: bisogna risalire nel bosco verso sx, l’attacco di L4 si trova poi a dx, dall’altro lato del canale terroso rispetto alla via del Ghiro (targhetta e spit blu visibili dal basso di fronte).
Nel complesso la via è carina e facile, oltremodo protetta (prima volta che mi capita in Sbarua), anche se l’attrezzatura inizia a mostrare i segni dell’età. I tiri alti sono molto belli ed esposti, ma mai impegnativi; L4 e L5 si concatenano senza problemi. Unita ad una via al Pacciani diventa di soddisfazione, con 11 tiri abbastanza omogenei, seppur interrotti da 2 trasferimenti noiosetti.
Dall’uscita abbiamo proseguito in salita 10minuti seguendo gli ometti, fino ad un tratto esposto con corda fissa; da qui sentiero a mezzacosta poco sotto la cima e poi discesa direttamente sul colle Ciardonet (possibilità anche di rientrare con un altro sentiero verso il rifugio), raggiunto in 30 minuti circa. Decisamente agevole.
Bella giornata con Pierpaolo e Judith: siamo arrivati in cima con gli ultimi raggi di sole, con la luce della golden hour ad illuminare il Monviso e la pianura, mentre la luna quasi piena sorgeva sopra Torino! Poi discesa a piedi rischiarata sul finale dalla luna…
È stato magico!