- Accesso stradale
- si lascia l'auto prima di entrare sulla strada per la diga
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti alle 7.45 e dopo aver percorso la strada della diga per lo più innevata in senso orario, aver preso il sentiero con le indicazioni colle della piccola, lago di dres e dopo più di un ora abbiamo messo gli sci. L’itinerario é per gran parte comune a quello per il colle perduto, si seguono le indicazioni per il lago di dres e quando si è sul pianoro ci si dirige verso il canalone, quando si è sotto i pendii meno ripidi del “perduto” si gira a sinistra in un valloncello lungo con delle pendenze variabili fino ad arrivare al colle del forno con pendenze decise dove noi per gli ultimi trenta metri abbiamo usato i ramponi per presenza di placca da vento dura difficile da gestire con gli sci data anche la pendenza. In questa parte finale un venticello gelido non ha permesso alla neve di diventare morbida e la sciata è stata poco scorrevole. Una volta incrociato i pendii del colle perduto neve molto ben sciabile se pur molliccia data l’ora tarda in cui siamo scesi. Al colle perduto oggi una dozzina di persone che scendevano non più tardi delle 12.00 essendo partiti verso le 6.00 dalla diga. Noi scendendo nel bosco e seguendo le tracce di quelli che ci hanno preceduto siamo finiti in un punto in cui abbiamo dovuto poi cercare il sentiero (il mio gps si è scaricato) e non è piacevole. Nel complesso una gita bella per l’ambiente ma molto lunga e impegnativa, per veri amatori!
Con Eddi e Daniela.