Percorso totalmente pulito da neve ma ostico nel traversare le pietraie di massi e buchi immensi.
Il sentiero di ritorno è a tratti abbastanza invaso da ginestre, rovi ed altro e prossimamente con la primavera che avanza, non potrà che peggiorare.
Gita abbastanza bella, anche se i tratti sulle pietraie in alta quota si sono rivelati molti rognosi e lunghi da attraversare a causa dei massi talvolta veramente immensi che ostacolavano il passaggio ed inframmezzati con buchi delle stesse dimensioni e profondità.
Oggi totale solitudine umana e moltissimi incontri con altri tipi di animali: 1 cinghiale con 3 piccoli, 1 capriolo, 1 vipera, 1 cucciolo di camoscio a 1 metro (in un passaggio obbligato), svariati camosci e stambecchi, qualche rapace.
Poco prima di arrivare all’auto incrocio alcuni umani ma non so se sono coloro che hanno pulito il sentiero, certamente sono persone non in grado di gestire i loro 3 cani, che mi hanno letteralmente assalito. Loro gli hanno urlato dietro a lungo senza risultato e senza spostarsi di un centimetro (già! troppa fatica). Alla fine il più rognoso dei 3 è riuscito ad appoggiare i suoi denti su di una mia gamba. Mi avesse lasciato il segno, sicuramente ne avrei lasciato certamente uno anch’io a lui (anche se chi si meritava un calcione nel fondoschiena erano i loro proprietari).