L’ho visto in bella evidenza la primavera scorsa passando dalla Casa Carbunea. Ho pensato che meritava una visita. Addirittura è risultato più bello del previsto: scalata continua, interrotta solo da un breve trasferimento tra il quarto e il quinto tiro, e roccia sempre buona. Certo, non aspettatevi il granito del Monte Bianco… E’ pur sempre serpentinite e qualche blocco instabile si può sempre trovare. Poi, per dirla tutta, cè anche un po’ di erba e muschio, in particolare nel primo tiro. Ma per il resto la roccia è solida, con buoni appigli e difficoltà molto omogenee per tutto lo sviluppo.
Noi abbiamo piantato un unico chiodo (poi tolto) nel primo tiro. Per il resto ci siamo protetti unicamente con friend, nut, spuntoni e qualche alberello. Noi il primo tiro l’abbiamo trovato con roccia umida e scivolosa. Con roccia asciutta, dei chiodi se ne può fare a meno.
La sorpresa citata nel nome è arrivata nel quarto tiro, dove lo sperone termina all’improvviso su uno spuntone assai aereo.
Un grazie a Martina e Michele che hanno condiviso con me questa bella avventura.