Fo (Bric del) da Barelli

Fo (Bric del) da Barelli
La gita
blin1950
5 15/10/2016
Accesso stradale
Nessun problema

Dopo la recente nevicata ed il tempo ancora incerto di stamattina, decidiamo per una gita a basse quote con esposizione sud; pertanto partiamo dalla piazzetta di Montepiano, risaliamo sul sentiero verso la Costa, giunti poco prima della Scialva, al bivio, andiamo dritto aderente il muro poi la traccia diventa più labile, man mano che ci avviciniamo alla gola del Rio Fura, traccia praticamente assente, andiamo un po’ a naso saliamo lato opposto su tracce di animali, il bordo della gola, poi vediamo sul gps che siamo alti, iniziamo un traverso in discesa e troviamo nuovamente la traccia ed in breve giungiamo a Pian Micel; questo luogo ancora ci mancava. Qualche foto poi facciamo ritorno e scopriamo dei segni sui faggi, una serie di strisce bianche orizzontali, che ci portano al Rio Fura, dove poco oltre ritroviamo la ns. traccia e facciamo ritorno alla Scialva. Ora un primo obbiettivo è centrato, decidiamo di salire al colletto sopra la Forcetta e li giunti puntiamo sul traverso per l’Alpe Pian del Prete; strada facendo decidiamo che è meglio cambiare senso di marcia vista la scivolosità odierna dovuta all’erba fradicia coperta da pochi cm. di neve bagnata; pertanto ci accontentiamo di un percorso meno ampio e raggiungiamo la sommità del Bric del Fo; foto di rito giro attorno al palo di vetta ed inizio discesa, al colletto, breve puntata allo spuntone panoramico oltre la baita, ritorno al colletto, discesa, giunti alla base delle rocce, abbandoniamo il sentiero e seguiamo la traccia sotto le rocce e con un traverso giungiamo alla dorsale alberata, scendiamo un tratto di dorsale poi ci troviamo sopra un salto roccioso, lo aggiriamo alla ns. sinistra con una discesa sotto i noccioli ed altri arbusti poi un piccolo traverso su pietraia e giungiamo nella bella faggeta a monte di Curlo, che raggiungiamo in breve. Da Curlo scendiamo ora alla Trucca da dove su sterrata, umidi e un po’ insozzati ma contenti, facciamo rientro a Montepiano.

Sicuramente è stato il massimo che potevamo fare oggi viste le condizioni ambientali e atmosferiche;
Un grande grazie all’Amico Franco, che quando c’è da “ravanare” non si tira mai indietro!

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