Saliti al Fletschhorn per la N, proseguiamo la traversata per l’itinerario qui descritto.
Scendiamo sci ai piedi il Fletschhorngletscher (prime curve dalla vetta delicate tra rocce esposte) fino al Fletschjoch (neve in crosta spaccaginocchia), pausa ristoratrice, poi attacchiamo il Lagginhorn.
Cresta divertente con alcuni passaggi non banali e abbastanza esposti. Al momento molta neve che crea dei tratti alquanto affilati e improteggibili con la neve inconsistente di oggi.
A differenza di quanto riportato nella relazione, i passaggi più difficili non sono all’inizio ma durante la cresta. A meno che con meno neve non siano raggirabili, non so.
Discesa per la cresta ovest. La parte alta sarebbe stata sciabile (copertura nevosa continua per i primi 300m come avevo visto dal Nadelhorn), ma la neve era troppo inconsistente e le pietre in agguato, quindi a piedi fino al ghiacciaio (2 palle…), poi sciata su marciume penoso fino alla Weissmieshutte, neve “quasi” continua (altre 2 palle).
Giunti alla hutte, voglia irrefrenabile di accantonare gli sci fino alla prossima stagione, ma c’è ancora il rientro su Simplon per il Gruebugletscher, Sengg … (anche se nell’aria iniziavano a volare parole amene, ma strane. “funivia”, “taxi”, “treno”, … delle quali non riuscivo a coglierne il significato).