- Commento sul ghiaccio
- crosta vergine, si sfaldava abbastanza
A distanza di una settimana dalla nostra prima uscita su cascata, io e Gianluca torniamo a Cogne per riprovare le emozioni vissute sabato scorso:Ad accompagnarci è di nuovo Emanuele, che queste cascate le ha già salite.
Quella di oggi,però , è tutta un’altra musica rispetto a quella di Lillaz, ben più abbordabile per due principianti.
L’avvicinamento è lungo: dopo un’ora su traccia piana e ben battuta, si sale decisamente a sx sul ripido pendio che in breve ci stronca il fiato.
Emanuele batte traccia nell’abbondante neve, ma arriviamo all’attacco già provati.( tot 2h 10′ )
Non ci perdiamo d’animo e cominciamo a salire su difficoltà superiori a quelle di Lillaz ed i tiri sono anche più lunghi e decisamente più provanti.
Trovare le soste (a parte la prima) è impossibile e bisogna arrangiarsi sul ghiaccio.
Quando ridiscendiamo alla base, un pò infreddoliti, ma non più di tanto, siamo ben consci dell’importanza dell’uscita di oggi,in un ambiente decisamente più alpinistico e meno frequentato.
Un’altra giornata in compagnia di Gianluca, oggi non al meglio fisicamente ( tutti e due abbiamo accusato il pendio per arrivare all’attacco ) e di Emanuele, il solito capocordata di cui ci si può fidare.
Qualche altra cordata presente sulle vicine cascate in Valnontey, ma niente ressa come a Lillaz, e tutti assieme facciamo ritorno alle auto, ognuno con le proprie esperienze negli zaini.