- Accesso stradale
- perfetto (park nel cimitero, è andata bene nonostante fosse il 01/11!
Si nota che è nuova: vegetazione invasiva, alcune prese sporche di terra, alcune prese instabili, ma le linee nel complesso sono belle; la roccia, un gabbro più o meno alterato, risulta talvolta di difficile lettura.
Abbiamo fatto:
Ratavuloira (5c e non 6a, secondo la guida “Statale 26”) partenza all’estrema sinistra, poi più lineare; belle prese fino in sosta, dove bisogna fare attenzione a dove mettere le mani causa escrementi e piccoli ossicini (spiegato il nome della via? 😉 ). Molto sporca!
Il crollo dei dietri (5c) poco intuitiva, linea un po’ a zigzag, meglio allungare i rinvii sopratutto a metà. Bella scalata comunque, nonostante la sporcizia.
Diretta al terrazzo (6b+) partenza fisica, poi molla poco prima della metà; difficoltà di navigazione (è sporca sia a sinistra che a destra, conviene andare dritti!), bella scalata fino al ribaltamento, da arrivarci “freschi” per aver tempo e pazienza a cercare, sotto il terriccio, una tacca risolutiva. Anche qui qualche presa instabile
La nicchia (6a) banale fino al grosso terrazzo, poi un po’ di decisione serve.
Ragù (6b) bella scalata, ma NON 6b, al massimo 6a+. Nel passo chiave bisogna tirare una grossa presa: questa è parecchio instabile, eppure bisogna caricarla quasi con tutto il corpo, impossibile essere delicati; nonostante la mole mia e del socio ha retto, ma in futuro chissà… sarebbe meglio resinarla!
La falesia ha del bel potenziale, solo bisogna pulirla a dovere! Come? Andandoci 😉
Con Matte!